La voga in piedi sul Lago di Garda
Storia di una necessità che si fa passione
La storia millenaria della Voga Veneta è intimamente intrecciata con il territorio del Veneto e del Lago di Garda. Fin dai tempi antichi, la necessità di adattarsi a un ambiente lacustre ha plasmato non solo il modo di vivere, ma anche la cultura e le tradizioni di queste terre.
Le origini antiche della voga
Già fra il IV e V secolo d.C., le prime comunità si insediarono nella laguna di Venezia, rifugiandosi letteralmente sull’acqua a causa della morfologia pianeggiante della costa nord adriatica. La voga divenne non solo un mezzo di trasporto essenziale, ma anche una tecnica vitale per la pesca e il commercio, sia in tempo di pace che in guerra.
Il Medioevo e l'epoca moderna
L'epoca contemporanea e il turismo
La voga oggi
Oggi, la Lega Bisse del Garda è l’organizzazione principale che promuove e organizza le competizioni di voga sul lago, coinvolgendo equipaggi provenienti da diverse località. Le competizioni non solo celebrano la tradizione, ma anche l’innovazione, con l’introduzione di nuove imbarcazioni come la V.I.P. 7,50, che rappresenta lo stato dell’arte nella voga competitiva.
Partecipazione femminile
Differenze culturali:
Voga veneta vs. voga in piedi
È importante distinguere tra la “voga veneta”, tradizionale nelle lagune veneziane con specifici strumenti come scalmo e remo, e la “voga in piedi”, caratterizzata da diverse tipologie di imbarcazioni e tecniche di remata. Entrambe rappresentano una ricca eredità culturale, ognuna con le proprie peculiarità e tradizioni.
La voga in piedi sul Lago di Garda non è solo uno sport o una tradizione: è un patrimonio culturale vivo che continua a unire le comunità locali attraverso la passione per il remo e il rispetto per la storia millenaria di queste acque.